"2 righe su venerdì"

Venerdì scorso Gianna Nannini ha partecipato al Festival Di Sanremo; come ospite, s’intende, ma già questa, da sola, è una news.
L’ha fatto, com’era immaginabile, a modo suo,  cogliendo l’occasione per presentare, a differenza di altri “grandi” ospiti non un ritrito mix di vecchi e nuovi successi, ma un’opera che ha nel cassetto da oltre dieci anni e che solo Wil Malone poteva tradurre in musica.
E se già queste novità non bastassero si aggiungono quelle più squisitamente di forma, ma che nel caso della Nannini sono inscindibili dal suo porsi come cantante, legate all’abbigliamento.
Non me ne voglia l’allegra fauna dei concerti ma qualche parola sul look della Gianna dovrò pure spenderla…
Mi ha sollevato molto scoprire che il nuovo fashion style della Nostra è frutto non di una virata gender correct, quanto di un accorato appello dei due stilisti canadesi Dean e Dan Caten di Dsquared2 che hanno disegnato gli abiti di scena.
Ecco cosa dicono a proposito del look sanremese di Gianna “ E' stata una vera sfida convincere Gianna ad indossare i tacchi per completare il look ideale per la messa in scena dell'opera. Una scelta inusuale per lei, ma a nostro avviso questo azzardo stilistico la rende ancora più Rock!".
Oltre agli stivali borchiati con tacco e denti metallici in punta (odio doverlo dire ma conferivano al portamento della Nannini una spietata somiglianza con la De Filippi) completano l’abbigliamento in stile gotico medievale una maglia metallica lavorata a mano con finiture in nickel invecchiato (non ve lo fanno passare all’aeroporto ve lo dico subito quindi non fateci un pensierino se siete in partenza) che funge da armatura, pantaloni aderenti di pelle nera lavata, un anello-bracciale fatto di lacci in cuoio nero che le avvolgono l'avambraccio.
Se l’intimo rispecchia il resto dell’abbigliamento credo le sia toccato indossare come minimo un paio di slippini in ferro battuto con gancetti appendi-manette incorporati.
Comunque, vestiti a parte, i due brani presentati a San Remo anticipano il cd in uscita che contiene altre nove canzoni che Gianna porterà in tour grazie alla produzione di – nientepopodimeno – David Zard.
Finalmente sono finiti i tempi del monopolio Cocciantiano dei musical, e oltre a struggenti melodie cantate da gobbi e da innamorati shakespeariani si potrà ammirare uno spettacolo più rock e meno melenso.

Bun
5 marzo  2007